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sesso: i miti più comuni, false conoscenze e soluzioni

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Miti sul sesso? I 9 più comuni

Quello che generalmente impariamo sul sesso poco deriva dalle scuole e famiglie. Molto più spesso l’apprendimento deriva dai media in generale, dal settore del porno ad ampio spettro, dal gruppo dei pari o conoscenti intorno a noi anch’essi non-educati nella maggior parte dei casi. Da qui derivano i miti sul sesso più comuni.

Questa scarsa educazione ha causato problemi nelle relazioni intime prima  di intraprendere una psicoterapia o educarsi sessualmente in maniera corretta. Scarsa conoscenza dell’anatomia e del benessere sessuale sono fra le prime cause che portano poi al disagio psicologico.

1) Il sesso è solo quando si ah una penetrazione

Oltre a essere eteronormativo , quindi ormai fuori dai tempi moderni, questo pensiero limita la possibilità di intimità sessuale con il partner, limita inoltre la condivisione di momenti anche di gioco che favoriscono e rafforzano il rapporto di coppia.

2) Più tempo dura meglio è

Media, canzoni, etc, entusiasmano di avere un rapporto che duri una notte intera! Questo mito porta a pensare che tutti vogliano una maratona sessuale, la quale oltre ad essere faticosa a lungo andare spesso invece le persone ricercano qualcosa di breve, ma con un contatto intimo. La durata media dei rapporti, senza preliminari, va dai cinque agli otto minuti (Università di New Brunswick, Australia con un campione di 500 persone provenienti da tutto il mondo). Non tutti vogliono quindi rapporti sessuali che durino ore. Secondo le ricerche è il maschio che desidera avere un rapporto sessuale più lungo con la donna e questo potrebbe essere legato alla percezione che la loro partner voglia lo stesso. Ovviamente l’industria del porno contribuisce al mito del maschio maratoneta.

3) Tutti lo fanno più di me

Potrebbe sembrare che le persone intorno a te facciamo molto più sesso, ma mai come in questo ambito della vita le bugie si sprecano. Ci raccontano episodi degni di una saga epica, ma che a veder bene non son null’altro che belle storie condite con un pizzico di realtà.

4) Tu e il tuo partner avete lo stesso desiderio

Anche in questo caso, c’è spesso una discrepanza tra i partner, di solito la buona salute sessuale si raggiunge con un giusto compromesso.

5) Gli uomini vogliono sesso mentre le donne amore

Questo è uno stereotipo che ci portiamo dietro da molto tempo. Oltre ad essere un’affermazione sessista, le ricerche hanno evidenziato come anche gli uomini desiderino preliminari e coccole, con una soddisfazione sessuale più alta nelle relazioni impegnate.

6) L’orgasmo vaginale è superiore al clitorideo

Questa disorta percezione fa sentire le donne anormali se no raggiungono l’orgasmo attraverso la penetrazione, perdendosi l’apice del piacere sessuale. Solo il 25% delle donne riferisce di avere un’orgasmo vaginale, ma il dato di fatto che non ci può essere un’orgasmo “puramente vaginale” e la fisiologia femminile ce lo conferma.

7)  La prima volta è doloroso

Il rapporto sessuale non dovrebbe mai essere doloroso, ammenochè tu non lo voglia, ma questo è un altro discorso. Giusto coinvolgimento, desiderio, eccitazione e una penetrazione non troppo profonda fanno in modo che quel momento sia vissuto come un’esperienza positiva anziché traumatica.

8) Quando si è eccitati si dovrebbe rimanere eccitati per tutto il tempo

Altro grande mito da sfatare è questo. L’eccitazione è come un’onda che va e viene e si sposta lungo il corpo. Molti si sentono imbarazzati se perdono l’eccitazione durante il rapporto intimo, sia uomini che donne. Distrazioni, rumori, telefono, etc. possono far aver un calo dell’eccitazione e anche durante i preliminari quest’onda si sposta dai capezzoli alla vagina o dal torace all’addome. Evitiamo di pensare che ci possiamo accendere con un pulsante a nostro piacimento perché così non è.

9) Guardare i porno conduce alla dipendenza

La relazione fra le due cose non è così forte, anche se un rischio c’è. I numerosi casi seguiti dal Centro di Terapia Strategica e dai terapeuti che li si son formati hanno mostrato come di per sé il porno non si il maligno da combattere, ma è quando questo diventa il sostituto del reale che allora è il caso di intervenire attraverso una terapia ad hoc. Quando il raggiungimento dell’eccitazione avviene solo attraverso il porno, e non come un gioco condiviso una tantum, non si trova soddisfazione nel rapporto sessuale con il partner, ci troviamo di fronte ad una difficoltà che può mettere in crisi la relazione ed è allora che dobbiamo trovare le soluzioni. In questo caso una psicoterapia potrebbe aiutare.

 

 

Link: associazione italiana sessualogia psicologia applicata