Ansia e attacchi di panico: quando serve una psicoterapia
Ansia e attacchi di panico sono disturbi di cui ormai molte persone soffrono, soprattutto in questi ultimi anni. Incertezza, ritmi frenetici, prestazioni che devono essere sempre più performanti, sicuramente alimentano questa tipologia di disagi psicologici. In questo contesto di incertezza si inseriscono anche le molte paure, che anch’esse contribuiscono ad amplificare tali disturbi. Paura del futuro, delle malattie, del denaro, delle relazioni sociali, solo per citarne alcune, sapendo che la realtà supera di gran lunga l’immaginazione in questo caso.
Oramai avvalersi della prestazione di un professionista adatto e in questo caso lo psicologo-psicoterapeuta è diventata cosa comune anche perché parlare dei disturbi d’ansia, includendo fra questi fobie, ossessioni e compulsione, ipocondria, ansia sociale, ansia da prestazione sessuale, lavorativa e sportiva, non è più un tabù.
Cercare di gestire l’ansia o cercare di evitarla sono fra le prime cose che le persone cercano di fare, ma i cui risultati possono far aumentare i sintomi nel lungo termine anche se nel breve sembrano tecniche che funzionano. Una terapia farmacologica può in alcuni casi essere una soluzione, fatto salvo i casi in cui questa è solo un palliativo. Le evidenze scientifiche hanno mostrato come sia efficace intraprendere una psicoterapia eventualmente anche con l’aiuto dei farmaci nei casi che ne necessitino. Le due cose insieme eliminano la paura di dover assumere il farmaco per tutta la vita. In ogni caso ogni persona è diversa dall’altra, quindi la scelta oltre ad essere personale deve essere valutata in base alla tipologia di problema, rispettando l’individualità di ognuno.
Quando quindi chiamare lo psicoterapeuta? La risposta è il prima possibile, perché prima si interviene, prima si possono ottenere risultati perché la sintomatologia non è ancora così invalidante da bloccare aspetti della vita come il lavoro, la scuola, relazioni intime e sociali.
L’ansia e l’attacco di panico, sembrano cose da poco per chi non ne soffre, ma in realtà sono esperienze davvero terribili perché le sensazioni che si provano coinvolgono totalmente la persona che in quel momento sente di impazzire, morire e di non farcela.
La terapia breve strategica (ti consiglio di leggere la pagina dedicata per un approfondimento) ben conosce questi meccanismi ed è una fra le terapie più efficaci ed efficienti per questa tipologia di disturbi in cui si possono ottenere risultati con una media di 8/10 sedute. Questo l’ho potuto osservare costantemente durante i colloqui psicoterapici da me svolti negli studi di Padova e Rovigo.